La Valletta

 

 

 


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La Valletta

La Valletta, candidata a Capitale europea della Cultura per il 2018, è la più piccola capitale di tutta Europa. Anche conosciuta con il nome maltese Il-Belt, la graziosa capitale di Malta, che oggi si attesta come un importante centro commerciale, finanziario e turistico, è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 1980 in quanto capolavoro del genio creativo umano (Criterio I) e rappresentazione di tradizioni e opere di valore universale (Criterio VI). La storia di Malta e della sua capitale è indissolubilmente legata a quella dell’ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, anche chiamati Cavalieri di Malta; la città stessa deve il suo nome a Jean Parisot de la Valette, Gran Maestro dei Cavalieri Ospitalieri che nel 1565 durante il Grande Assedio di Malta ha l’onere e l’onore di difendere l’isola dall’invasione degli Ottomani. La Valletta viene fondata nel 1566, un anno dopo il terribile tentativo di occupazione, e da quel momento in poi tutta l’isola si trasforma in una fortezza inespugnabile. Esempio impeccabile di città fortificata, essa è frutto del lavoro prima dell’ingegnere militare Francesco Laparelli e, alla morte di questo, del suo successore Gerolamo Cassar.

 

Realizzata in stile barocco in meno di quindici anni, La Valletta sorge sulla cima del Monte Sceberras e contrappone ad una superficie piccolissima - inferiore al chilometro quadrato – una quantità enorme di bellezze architettoniche, un grande e importante porto e una splendida atmosfera. È collocata nella parte centro orientale dell’isola e ha poco più di seimila abitanti. Si caratterizza per la presenza di due porti Grand Harbour e Marsamxett Harbour oltre che per costruzioni risalenti prevalentemente al XVI secolo; la sua pianta urbanistica è ispirata ai principi architettonici del Rinascimento italiano che ben si inseriscono nello scenario naturalistico dell’isola. La maggior parte degli edifici vengono realizzati durante il dominio dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, anche detti Cavalieri Ospitalieri, sono loro ad attribuire al borgo il nome di “ Humilissima civitas La Valletta”, ovvero “La Valletta città umilissima costruita da gentiluomini per gentiluomini” a cui si contrappone qualche anno dopo l’appellativo di Superbissima, cioè la più orgogliosa, soprannome dovuto al fatto che sempre più spesso l’isola diventa meta di villeggiatura della maggior parte delle case regnanti europee.

L’ingresso della città è protetto dal Vittoria Gate realizzato nel 1855 come punto di scarico merci dalle barche che provenivano dall’Italia; oggi lo storico cancello è la suggestiva sede del centro di informazioni turistiche, il punto di origine per partire alla scoperta della città. Superato il cancello di ingresso, si giunge in Freedom Square dove si possono ammirare le rovine del Opera House distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale. La strada principale del borgo è Republic Street, un melting pot di influenze e culture, è qui che si trova la maestosa Biblioteca Nazionale che celebra la storia dell’ordine dei cavalieri e che nel 2013 ha festeggiato i suoi 900 anni esponendo la Pie Postulatio Voluntatis, il documento più importante di tutta la mostra. Giunti aRepublic Square si può ammirare la statua dedicata alla Regina Victoria che è valsa alla piazza stessa l’appellativo diQueen’s Square; la piazza più grande della città è Palace Square dove sorge Grandmaster’sPalace, ovvero il Palazzo del Gran Maestro. Realizzato alla fine del XVI secolo, oggi è sede delParlamento e del Presidente della Repubblica, l’edificio vanta interessanti sale di rappresentanza e soprattutto l’Armeria che contiene una delle collezioni di armi antiche più complete al mondo. Ritornando su Republic Street e percorrendola sino alla fine seguendo la discesa che la caratterizza, si giunge al Forte Sant’Elmo sede della scuola militare e del Museo della Guerra. La piccola capitale vanta oltre 300 monumenti che la rendono una delle aree storiche più ricche al mondo; di grande interesse sono la Sacra Infermeria e il Palazzo Pretorio. La chiesa principale della città è la Con- Cattedrale di San Giovanni risalente al 1573 che contrappone un interno ricco e sfarzoso in stile barocco ad un esterno semplice e lineare. All’interno della chiesa, commissionata dai Cavalieri Ospitaleri di cui si ritrovano tracce anche nelle raffigurazioni sulle pareti, si trovano le spoglie del Gran Maestro La Vallette e della sua famiglia. Nell’adiacente museo, dove sono esposti abiti di cavalieri, libri medievali, sculture e dipinti di grande pregio, si trovano anche le due opere del Caravaggio ovvero “ La decollazione di san Giovanni” e “Il San Girolamo scrivente”.

Ma La Valletta non è la prima capitale dell’isola, questo titolo spetta infatti alla città vecchia e medievale Mdina chiamata anche “Città del silenzio” per via della tranquillità e quiete che la caratterizza; essa è stata capitale di Malta fino al 1530, ovvero fino all’arrivo dei Cavalieri. Le sue origini sono molto antiche, il nome di Mdina risale al dominio dei saraceni giunti sull’isola nell’870 d.C.; il centro svetta sulla zona più alta e strategica di Malta a ben 190 metri di altezza sul livello del mare, è caratterizzato da palazzi in stile normanno, barocco e soprattutto arabo ed è circondato da mura sempre di epoca araba. Proprio qui, all’interno delle prigioni del castello, si trova un terrificante Museo delle Torture, il Mdina-Dungeons, che è stato considerato, secondo una classifica internazionale, il settimo posto più orribile al mondo. Sempre a Mdina si trova Palazzo Falzon risalente al 1495, costruito in stile normanno, e la Cattedrale di San Paolo in stile barocco maltese. Ogni anno per le vie della città si svolge il Festival Medievale che riversa nelle strade del borgo dame, cavalieri, giullari e alchimisti; un vero spettacolo! Al Fort Saint Elm che ospita l’Accademia della Polizia, è stato allestito il Museo della Guerra; è qui che ogni anno vengono celebrate altre rappresentazioni storiche e le parate militari in costumi dell’epoca.

 

Anche il Duomo, Mosta Dome, ha un primato, è la quarta chiesa più grande al mondo ed è passato alla storia per essere stato colpito durante una funzione ecclesiale da una bomba inesplosa sganciata da un aereo durante la Seconda Guerra Mondiale. Un vero e proprio miracolo che ha fatto allestire all’interno del tempio una stanzetta dove è custodita la bomba incriminata a memoria dell’evento. Dedicato alla Madonna dell’Assunzione, viene costruito nel 1860 sopra una chiesa seicentesca, è sormontato da una enorme cupola che gli è valso l’appellativo di “la rotunda” e che gli conferisce una forma simile a quella del Pantheon capitolino; all’interno dell’edificio predomina una colorazione celeste.

Tantissime le gite fuori porta che si possono organizzare da La Valletta, la prima ad esempio è quella alleGrotte di Calipso sull’isola di Gozo, l’antro prende il nome dalla ninfa Calipso che nel libro Odissea tiene prigioniero Ulisse per sette anni, la leggenda racconta che è lì che vive ancora oggi lo spirito di Ulisse intrappolato e talvolta urlante. Sempre sull’isola di Gozo si erge la chiesa di Ta’ Pinu, un santuario in stile romanico-bizantino considerato un luogo miracoloso e, secondo i credenti, il punto di numerose apparizioni della Madonna tanto da divenire ormai meta di pellegrinaggio.

Una visita da non perdere è quella alle Catacombe di San Paolo e di Santa Agata nella città di Rabat dove sono visibili anche le pavimentazioni a mosaico della Domus Romana risalenti al I secolo d.C.; entrambe le catacombe sono risalenti all’epoca romana e vengono utilizzate dai primi cristiani sia come luoghi di sepoltura sia per celebrare le funzioni religiose. Le Catacombe di San Paolo devono il loro nome al santo che secondo la leggenda naufragò sull’isola e si rifugiò nella grotta dove poi furono realizzate le catacombe stesse; le seconde invece prendono il nome dalla santa siciliana che per sfuggire alle persecuzioni si rifugiò in una grotta sull’isola e quella grotta fu poi trasformata in cripta e in luogo di riunione dei primi cristiani. Poco distanti, nella città di Mqabba si trovano le Catacombe di Tal Mintna. Interessanti da visitare anche le Tre Città: Vittoriosa, Senglea e Cospicua un tempo residenze delle famiglie dei Cavalieri di San Giovanni.

Ma uno dei posti in assoluto più belli dell’isola è sicuramente il Blue Grotto, un complesso di grotte marine visitabili via mare, un luogo assolutamente magico che ospita anche un santuario.

La Valletta è famosa anche per i suoi giardini tra cui i più famosi sono gli Upper Barrakka Gardens che erano i giardini privati dei cavalieri. Non mancano gli alimenti tipici come ad esempio i pastizzi, un prodotto fatto di pasta sfoglia e ripieno di piselli o ricotta acquistabile nelle Pastizzerie.

Ma Malta è anche sinonimo di eventi, soprattutto in estate quando alle semplici feste sulla spiaggia e party in piscina si affiancano festival di musica come il Malta International Music Festival dedicato alla musica classica e contemporanea, il MaltaJazz Festival che si svolge ormai da 23 anni nell’ultima settimana di luglio, e alcune celebrazioni religiose come la Festa della Madonna del Carmine. Interessante anche il Guardia Parade, una rivisitazione storica della visita dell’ufficiale dell’Ordine dei Cavalieri.

Per citare le parole di Sir Walter Scott, poeta e romanziere scozzese del XVIII secolo, La Valletta è “una città splendida, come un sogno”!

Per maggiori informazioni: http://www.visitmalta.com/it/   e http://www.informagiovani-italia.com/malta.htm

 

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